Arraffa Arraffa è un semplice gioco di simulazione che permette di stimolare delle discussioni e degli approfondimenti sul concetto di risorsa naturale limitata e sulle strategie di utilizzo individuali e/o collettive.
Il gioco permette quindi di evidenziare l’importanza di comportamenti sostenibili nella relazione tra uomo e natura così come la necessità di cooperazione tra le persone come strumento per realizzarli.
Materiale: un numero elevato di tappi di sughero (o stuzzicadenti)
Preparazione: disporre uno o più tavoli al centro dello spazio, in modo da creare un’isola intorno alla quale in partecipanti dovranno potersi muovere comodamente. Stampare (scrivere) e appendere al muro un cartellone con le regole del gioco.
Svolgimento: si dispongono 8/10 giocatori intorno al tavolo. Gli altri saranno gli osservatori e si metteranno alle spalle di coloro che giocano. L’animatore dispone sul tavolo 2n+2 tappi di sughero (n è il numero dei giocatori), che costituiscono la posta in gioco (se i giocatori attivi sono 10 i tappi di sughero da mettere sono 22). Si leggono insieme le regole del gioco e si comincia al via dell’animatore.
Regole del gioco
Vince chi raggiunge 2n+4 tappi di sughero
Al “Via” dell’animatore ogni giocatore deve cercare di prendere i tappi di sughero
Allo “Stop” verrà raddoppiato il numero dei tappi di sughero presenti sul tavolo,
senza superare la prima posta.
L’animatore non può rispondere alle domande dei giocatori
Se al primo via, tutte i tappi di sughero saranno presi, l’animatore dichiara finito il gioco e ritira i tappi di sughero. Il motivo si evidenzierà rileggendo le regole. Quindi si dà ai giocatori una seconda possibilità. Normalmente i giocatori si accordano per far raddoppiare il numero dei tappi di sughero. In questo caso si può temporeggiare in attesa che qualcuno prenda dei tappi oppure raddoppiare sperando che nessuno riesca a prenderne tanti da vincere. A questo punto il gruppo potrebbe continuare di comune accordo oppure gli equilibri tra chi ha già molto e chi ancora poco potrebbero rompersi e insorgere il conflitto. L’animatore può decidere di disturbare le discussioni e minare gli equilibri dando improvvisamente il via e può fare più tentativi per provare le varie dinamiche. Si può anche provare a invertire il ruolo tra giocatori e osservatori.
Discussione: Alla fine del gioco ogni giocatore attivo dovrà condividere le proprie impressioni sul gioco, commentarne le dinamiche e gli esiti e motivare i comportamenti tenuti durante lo svolgimento. Una lettura del gioco e dei comportamenti emersi sarà invece richiesta agli osservatori. Per stimolare e indirizzare la riflessione l’animatore può introdurre delle domande specifiche: qual è la strategia vincente in un gioco di questo tipo? che cosa facilita o ostacola la sua realizzazione? Quali sono le analogie tra il gioco e la realtà?
Tratto da Morozzi M., Valer A., L’Economia giocata, EMI, Bologna 2001.
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